Il beato Ludovico (Arcangelo Palmentieri) nacque a Casoria (NA) l’11 marzo 1814. Entrò nell’Ordine dei Frati Minori Alcantarini nel 1832 e fu ordinato sacerdote il 4 giugno 1837. Gli fu affidato l’insegnamento della filosofia e della matematica per alcuni anni, nel contempo istituì una infermeria per i frati malati e per i sacerdoti poveri del Terz’Ordine, alloggiandoli in un edificio a Scudillo di Capodimonte in Napoli. Nel 1854 cominciò a dedicarsi al riscatto dei bambini negri venduti come schiavi; l’opera lo appassionò cosicché già nel 1854 poté accogliere i primi due bambini con risultati confortanti. Ideò il progetto che i missionari venissero reclutati fra gli stessi indigeni, con la celebre frase “l’Africa deve convertire l’Africa”.
Ottenute le necessarie approvazioni dai suoi superiori e sotto il beneplacito reale, nel 1856 aveva riunito, nel convento La Palma allo Scudillo, già nove bimbi neri, indirizzandoli agli studi; alcuni di essi furono poi battezzati solennemente dal cardinale di Napoli.
Nel 1857 ottenne che il re Ferdinando II riscattasse 12 bambini, che andò personalmente a prendere ad Alessandria in Egitto.
Nel 1860 erano diventati 64 e nonostante le offerte provenienti da ogni parte, specie dalla Germania, si vide ben presto che i locali de La Palma ormai erano insufficienti e falliti i tentativi di acquistare un edificio accanto, il re intervenne espropriandolo e donandolo all’Opera.
Allo stesso modo padre Ludovico realizzò per le bimbe di colore, lo stesso progetto in collaborazione con suor Anna Lapini, fondatrice delle Suore Stimmatine.
Il collegio delle “Morette” sorse insieme con la Casa delle Stimmatine, ugualmente a Capodimonte e fu inaugurato il 10 maggio 1859 con 12 bimbe e contemporaneamente vi erano educate fanciulle povere della città.
Seppe muoversi diplomaticamente con la caduta del re Borbone e l’avvento dei garibaldini, benvoluto e considerato da tutti.
Per gestire e sostenere i vari Istituti che in seguito sorsero per gli orfani, sordomuti, rachitici, sofferenti e poveri in genere, fondò due Congregazioni, i Terziari Francescani Regolari detti frati Bigi (dal colore del saio) per gli uomini e la Congregazione delle Elisabettine per le donne.
La Sacra Congregazione di ‘Propaganda Fide’ gli affidò la stazione missionaria africana di Scellal, dove fondò un Istituto di missionari e un ospedale, che purtroppo un’anno dopo chiudeva per mancanza di fondi.
Morì a Napoli il 30 marzo 1885.
È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 18 aprile 1993 e proclamato santo da papa Francesco il 23 novembre 2014.